Curicó, 9 aprile 2010
Cari frati, familiari, gruppi missionari e amici della missione, come state? Spero bene!
Vengo a voi con questo scritto dopo piú di un mese dal tremendo terremoto che ha colpito il nostro Paese.
La situazione, come dicevo nella
lettera della Domenica delle Palme, è ancora critica (vedi anche le
foto di Curicó, con le immagini degli "spazi vuoti" dove prima c'erano le case, e quelle di
Iloca, piccolo centro abitato della costa). Molti sono i problemi: case distrutte, lavoro precario, ospedali in tende militari, tante scuole non utilizzabili, ponti crollati, acquedotti e fognature danneggiati seriamente e tante chiese cadute o con problemi seri... e ora con l’arrivo dell’inverno la situazione diventa ancora piú complessa e grave.
In questo mese molti di voi mi hanno chiesto come potevano aiutare la nostra gente, e molti ci hanno giá inviato delle offerte. Con questo mio scritto desidero presentarvi e proporvi un progetto, a cui noi frati cileni abbiamo aderito e dove indirizzeremo le offerte che ci sono arrivate e quelle che ci arriveranno.
Finora l’aiuto che abbiamo dato noi frati di Curicó, oltre che ascoltare le molte persone desiderose di raccontare la paura, l’impotenza e il terrore di quella notte e dei giorni successivi, e dare una parola di conforto e di speranza, è stato quello di distribuire vivieri, vestiario e materiali di prima necessità.
Spesso come comunità francescana ci siamo chiesti come aiutare e quale sia il modo migliore per intervenire e per stare vicini alla nostra gente segnata da terremoto e tsunami.
Ci siamo resi conto che il vero problema inizia ora, dopo la prima fase di verifica dei danni (“catasto”), e della seconda fase, quella della demolizione di molte case del centro e della periferia, ora si pensa alla ricostruzione.
La diocesi di Talca sta offrendo delle casette prefabbricate di 30 metri quadrati (
vedi foto) di due camere, una cucina-soggiorno e un bagno, con possibile successivo ampliamento di altre due camere: è una sistemazione dignitosa per affrontare i primi tempi della ricostruzione (ci vorranno anni per ritornare alla normalitá!).
Come frati cileni abbiamo pensato di aderire a questo progetto che ci sembra serio, ben strutturato e già sperimentato con buona riuscita anni fa per un’altra calamità della stessa Diocesi di Talca. Ci sembra inoltre che possa rispondere non non solo a un bisogno immediato (casa), ma che possa permettere a una famiglia di vivere dignitosamente in una casetta per il tempo necessario per la ricostruzione della propria casa “di mattoni”. Il costo della casetta è di circa 2500 - 2600 euro.
Se volte aiutare i fratelli cileni a rialzarsi e a vivere nuovamente in maniera dignitosa potete continuare a farlo - con qualsiasi offerta - come già vi avevamo segnalato, alla causale:
Per terremotati Cile, nel conto corrente della Caritas Antoniana C/C 12 74 23 26 intestato a: PPFMC Caritas san Antonio – Onlus, Via Donatello, 21 - 35123 PADOVA
o con bonifico bancario al Cod. IBAN: IT05 S050 1812 1010 0000 0505020 di Banca Popolare Etica, con la stessa intestazione e identica causale sopra specificate.
¡Muchas gracias! …y el Señor resucitado les bendiga y les entregue su paz y todo bien.
fr. Tullio
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