mercoledì 25 febbraio 2009

1 - Lettera dall'Italia - fr.Tullio (febbraio 2009)


Coredo, 25 febbraio 2009

Carissimi familiari, giovani in formazione, frati, amici, gruppi missionari, paesani e tutte le persone che in questo tempo di soggiorno italiano ho incontrato o sentito un saluto di pace e bene.

Mi sembra bello scrivervi due righe in questo giorno di inizio quaresima e al termine del mio soggiorno in Italia, infatti sabato ripartirò per l’amato Cile.

Questa volta ho deciso di scrivervi non dal deserto d’Atacama, ma dal mio bel paese di Coredo e dall’innevata e splendida Val di Non. Come ben sappiamo questo è un tempo forte: tempo di conversione e di purificazione. Nel rito delle ceneri abbiamo sentito l’invito a convertirci nuovamente al Vangelo. Queste parole le ho sentite forti, vere e importanti per me, pensando al mio rientro in missione e alla ripresa delle varie attività a Copiapò.

Con questa lettera non voglio annoiarvi con delle prediche inutili e che spesso non lasciano nessun segno. Desidero invece raccontarvi quello che sento nel cuore dopo due mesi passati in mezzo a voi. Molti sono state le persone incontrate, molti i dialoghi con frati e amici, moltissimi gli abbracci e le strette di mano. Dopo due anni di assenza dall’Italia rientrare e rivedere volti amici, ascoltare e condividere molte storie di vita vissuta mi ha fatto molto piacere. Per me è stato molto bello percepire soprattutto in famiglia, nei vari conventi dove ho passato qualche giorno ma anche da molte persone l’attenzione alle piccole cose (per esempio se avevo bisogno di medicinali, se avevo bisogno di una macchia per spostarmi, se mi serviva un passaggio fino a casa in Trentino, avevo bisogno di leggere la posta elettronica), insomma se mi serviva una o l’altra cosa subito con molta generosità e attenzione ho potuto soddisfatto le varie necessità senza nessun problema. Posso proprio dire di aver percepito un clima di famiglia e di vicinanza in tutti i giorni di permeanza in Italia. Per me è stata poi una grande sorpresa la tanta e generosa carità che ho incontrato in tutti i luoghi dove mi sono recato. Posso davvero dire che di persone buone, che operano in silenzio (vedi vangelo di oggi), attente ai problemi missionari e alle varie ingiustizie del sud del mondo ce ne sono proprio tante. Forse non ci rendiamo conto e non riusciamo a percepire il tantissimo bene che si opera nel mondo. Da parte mia posso solo ringraziare il Signore per questo tempo di permanenza in Italia. Sempre la vita insegna qualche cosa e la lezione che ho appreso in questo tempo è grande! Con stupore e meraviglia ho scoperto che è vero il detto: “fa più rumore un solo albero che cade che tutta la foresta che cresce”. Tutta questa attenzione per la missione, tutto questo bene desidero metterlo nelle mani del Signore perché lo accolga e doni alle molte persone che ho incontrato la pace del cuore.

Altra realtà che mi ricaricato e mi ha incoraggiato sono stati i vari incontri: con gruppi missionari, gruppi gi.fra dei conventi che ho visitato, oppure con i ragazzi delle scuole o della catechesi o ancora con i gruppi vari e le famiglie della bella e amata Val di Non. Incontri interessanti, belli, dove grazie alle diapositive che vedevamo non ho potuto non ricordare i frati che ho lasciato in Cile e non ho dimenticato neppure la città di Copiapò, ma soprattutto non ho dimenticato la buona, semplice e brava gente che per due anni ho incontro e amato. In tutte queste attività mi hanno colpito l’attenzione della gente, l’interesse, lo stupore nel conoscere diversi stili di vita di religiosità, anche i diversi modi di affrontare e superare le varie situazioni difficili e complicate della vita dove le situazioni sono precarie e disagiate. Tutti, bambini, giovani, adulti, anziani seguivano i vari racconti con apertura e con interesse e al termine non mancavano mai domande, dubbi, perplessità. Devo dire che anche nei momenti informali come le gite in montagna (frati e vari frati) mi hanno fatto proprio bene, mi sono sentito uno di casa sempre in famiglia e accolto come un fratello. È stato bello per me missionario, lontano dalla Provincia per due anni rientrare e percepire questo clima di famiglia, di fraternità vissuta, non quella scritta nei libri quella dei grandi concetti, ma quella fraternità che si tocca con mano che riscalda il cuore e ti fa sentire a casa.

Come dicevo sopra spesso in questo tempo ho pensato ai volti di molti bimbi che incontravo ogni volta che andavo alla cappella dedicata a sant’Antonio nel settore di Borgono. Spesso ho ricordato nella preghiera le molte famiglie disagiate che vivono nelle povere “casupole” e si arrangiano come possono. Molti i visi che sono passati nella mia mente e nel mio cuore in questo tempo: volti di anziani, persone sole, ammalati che attendono una parola di conforto e di speranza. Ho ricordato le molte storie di giovani che desiderano un mondo più giusto e solidale, che sperano un futuro diverso, migliore, dove la giustizia, la serenità e la pace sono realtà vivibili e di casa.
Al termine di questi due mesi posso dire che sono molti i sentimenti che porto nel cuore: sentimenti di riconoscenza al Signore per tanta gente buona che in nome dei nostri santi Francesco e Antonio ci voglio bene e ci aiutano. A loro il mio ringraziamento particolare, per i molti gesti di attenzione, per l’affetto dimostratomi e anche per la grande generosità nei confronti della missione. Per tutti voi in questo tempo non è mancata la preghiera, nei vari luoghi dove ho potuto sostare per state con il Signore (Eremo di Amandola, Assisi, Basilica del Santo, San Romedio), un ringraziamento al Signore! Spesso m ritrovavo a pregare per la gente di Copaipò e al contempo per le famiglie e le persone che avevo incontrato e mi avevano chiesto una preghiera. Spesso costruivo un ponte immaginario Cile Italia –Italia Cile, un ponte che è sorretto e sostenuto dall’unico e il grande missionario: Gesù.

Termino questo scritto ricordando e proponendovi per questo tempo di quaresima la spiritualità di san Francesco. Tutto ci è stato donato in maniera gratuita, lodiamo e ringraziamo il Signore per tutto questo bene ricevuto. Cari amici il nostro lavoro, le nostre opere buone, tutta la nostra vita sia una restituzione a Lui che solo compie meraviglie.

Come sempre se volete vedere qualche foto andate al sito http://www.viviamaspera.tk/

Buon tempo di quaresima e ci risentiremo dal Cile,
paz y bien
fr. Tullio

martedì 3 febbraio 2009

video su Copiapò e regione mineraira di Atacama

Altri due video da Youtube su Copiapò e la regione mineraria di Atacama...
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video della Fiesta de la Candelaria

videoa da Youtube (di scarsa qualità) sulla festa tradizionale e religiosa de la Virgen de la Candelaria, con i balli e danze rituali dei vari gruppi di "baile chino"...


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video sul deserto di Atacama

alcuni bei video sul deserto di Atacama...


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video delle città cilene

un video clip di Youtube presenta con una carrellata di foto molte città cilene...


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video di Copiapò: la Cattedrale e la Virgen de la Candelaria

Due video trovati su Youtube che presentano la Cattedrale di Copiapò e il santuario de La Virgen de la Candelaria della medesima città:




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video di Copiapò

un video (di scarsa qualità) che mostra la città di Copiapò dalla cima del Cerro de la cruz... (da Youtube):